L'artista - Sito del Rione di Sant'Ambrogio Olona di Varese

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Angelo Frattini


Nasce nel 1910 a Varese.


Si dedica fin da bambino ad apprendere l’arte dell’ornamento e dell’intaglio.

Frequenta i corsi serali dello scultore Giovanni De Martino, a Napoli, dove si trova per il servizio militare.

Tornato a casa si iscrive al liceo artistico di Milano e poi all’Accademia di Brera, dove è allievo di Francesco Messina.

Nel 1934 apre un suo studio professionale a Varese e tiene la prima mostra personale alla Galleria Prevosti.

Nel 1935 esegue la Crocefissione per il cimitero di Belforte, la sua prima opera pubblica.

Vince la rassegna I Littoriali per la scultura nel 1937, viene premiato a Roma al Campidoglio per l’Orfana, acquistata dalla Galleria d’Arte Moderna di Milano e si aggiudica il concorso per un grande rilievo sul Palazzo delle Corporazioni in piazza Monte Grappa a Varese.

Nello stesso anno nasce il figlio Vittore, futuro pittore.


Nel 1938 espone alla Galleria Gianferrari e alla Biennale di Venezia, dove tornerà nel 1940 e nel 1942.

Partecipa alle esposizioni sindacali di Varese, alle mostre sociali del Circolo degli Artisti di Varese, alle mostre annuali allestite presso la Permanente di Milano, a premi e rassegne di carattere nazionale.

Nell’immediato dopoguerra espone ancora a Varese alla Galleria Grossetti.

Dal 1949 è ricostituisce con Aldo Lozito e Giuseppe Montanari il Circolo degli artisti di Varese, alle cui mostre sarà sempre presente.

Nel 1949 è presente, unico varesino insieme a Tavernari, alla grande mostra Premio città di scultura città di Varese, allestita a Villa Mirabello.

Nel 1955 partecipa alla Quadriennale d’arte di Torino e nel 1956 alla Quadriennale di Roma.


La sua attività espositiva prosegue anche negli anni successivi, forte di un cospicuo numero di committenze pubbliche.

Fontana della Motta
Piazza della Motta Varese

Nel 1965 espone a New York nella collettiva Mostra degli artisti italiani.


Nell'occasione viene ricevuto dal presidente Lindon Johnson.

Figura di riferimento per la storia dell’arte varesina, fin dalla gioventù si dedica all’insegnamento.

E’ stato tra i promotori, negli anni Sessanta, del liceo artistico varesino istituito nel 1969, del quale è docente di scultura, e che dal 1978 porta il suo nome.

Ha lasciato numerosi monumenti pubblici: tra i principali il Monumento ai caduti di Sant’Ambrogio, a Varese, quello di Germignaga e in piazza della Motta a Varese.

Nella sua galleria di ritratti sono presenti alcuni dei personaggi che hanno fatto la storia della città.

Muore a Varese nel 1975 mentre si sta allestendo la sua prima antologica a Villa Mirabello.

Nel 1999 la sede della Provincia di Varese ospita una sua retrospettiva.


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