Il salotto buono di S. Ambrogio
Nel decorso anno 1992, sono stati portati a termine i lavori di manutenzione della piazza Milite Ignoto: rifacimento dei cordoli, delle aiuole, della pavimentazione e pulitura del Monumento, lavori deliberati sin dal 1990 dalla Circoscrizione 3 e sollecitati in Consiglio Comunale da parte di Enrico Angelini (DC) e di Giovanni Motta (Lega Nord).
Il costo ha superato i 60 milioni.
Per i santambrogini la piazza del centro storico rappresenta un che di familiare, luogo di ritrovo e per gli avvenimenti della quale è stata protagonista.
Giova allora riandare a ritroso di ben trentasei anni quando la locale Sezione Combattenti e Reduci diede vita al Comitato esecutivo per ricollocare nella piazza il nuovo Monumento ai Caduti di tutte le guerre svoltesi negli ultimi decenni.
A presiedere il Comitato fu chiamato l'avv. Edgardo Cavalieri: un impegno tutt'altro che facile e non solo per le difficoltà economiche. È lodevole citare come tutta la popolazione del Rione rispose con entusiasmo e generosità, spronata anche dal sapere che S. Ambrogio Olona era in prima fila a realizzare tale encomiabile impresa.
L'opera fu affidata allo scultore Angelo Frattini: una scelta più che felice per la bravura dell'artista santambrogino del quale ancor oggi ammiriamo l'invidiabile impronta.
Uno sguardo attento al Monumento visto dalle diverse angolazioni della piazza, ci regala momenti che accordano le forme nelle giuste proporzioni dei suoi tre metri e venti (dal piedestallo bronzeo al vertice della bandiera).
Ed è gioia agli occhi soffermarsi su quel giovane di così classica bellezza: sosta d'intimi pensieri e di ammirazione per il grande maestro concittadino.
Poi, quel lasciarsi andare ai ricordi, con nel cuore i tanti volti dei santambrogini che da qui partirono, per non ritornare perché caduti nei campi di battaglia, morti in prigionia, dispersi: un monito che ancor oggi dovrebbe farci riflettere, e come.
Per la fusione del Monumento, eseguita da una Ditta specializzata di Milano, occorsero cinque quintali di bronzo, donati dall'industriale Severo Testa, santambrogino di adozione.
A questo punto vogliamo riportare in sunto alcuni brani ricavati dalla stampa locale sull'inaugurazione del Monumento, avvenuta il 29 Settembre 1957:
"Nel Rione di Sant'Ambrosio Olona ha avuto luogo domenica scorsa lo scoprimento del Monumento ai caduti. Nella affollatissima piazza del Milite Ignoto pavesata a festa con innumerevoli bandiere si è svolta la commovente cerimonia: sul palco delle Autorità, attorno all'avv. Maurizio Belloni, presidente della Federazione provinciale Combattenti e Reduci ed al prof. Piero Ferranti, assessore comunale, erano la medaglia d'oro Zani, il prof. Tenti, presidente dell'Associazione Mutilati ed Invalidi con alcuni consiglieri, il cav. Macchi per I 'A.M.P.I., la signorina Bossi ispettrice provinciale della Croce Rossa Italiana, esponenti di diversi istituti di credito, il parroco del Rione don Barnaba Stucchi, l'avv. Edgardo Cavalieri presidente del Comitato promotore e lo scultore Angelo Frattini, autore del Monumento, una simbolica rievocazione dell'amar di Patria effigiata nel bronzo con quella serena, classica dignità di forme che è pregio indiscusso dell'artista nostro concittadino. Erano pure presenti tutte le associazioni d'Arma", (da LA PREALPINA -1-' Ottobre 1957).
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"Alle 15,30 un ordinato corteo delle rappresentanze ed Associazioni sfilava nella piazza e si disponeva con le bandiere attorno al Monumento, ove venivano deposte corone d'alloro, offerte dal Comitato e dal locale Circolo ACLI.
Al suono dell'Inno Nazionale viene scoperta la statua, opera del nostro concittadino Angelo. Frattini; madrina è la sig. Marocchi; indi il Rev. Parroco, fra l'attenzione del pubblico, legge la commovente Preghiera per i Caduti.
L'avv. Edgardo Cavalieri, Presidente del Comitato promotore, prende la parola per ringraziare tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione dell'iniziativa, particolarmente lo scultore Frattini, al quale andavano applausi e congratulazioni.
E la volta del prò/. Piero Ferranti, assessore comunale, che pronuncia il discorso ufficiale.
In una alata sintesi scorre le gloriose pagine della storia d'Italia, rilevando come in ogni tempo ed in ogni evenienza il soldato italiano ha saputo dare luminosa prova di virtù militare nella difesa della Patria, anche quando era invasa ed oppressa dallo straniero. Termina augurando che questi esempi preclari siano raccolti ed imitati dalle nuove generazioni.
Verso il termine del discorso giungeva aspettatissimo il Ministro degli Interni on. Ferdinando Tambroni, accompagnato dal Prefetto dott. Vecchi, dal Sindaco avv. Oldrini e dalle Autorità di P.S. e dei Carabinieri, accolto dal vibrante entusiasmo della popolazione, che si sentiva grandemente onorata di questo intervento.
Dopo un breve saluto della cittadinanza, porto dal prof. Ferranti, /'on. Tambroni rendeva omaggio alla memoria dei Caduti e tagliava il nastro simbolico all'ingresso del Monumento". (da LUCE - 4 Ottobre 1957). Luigi de Zordi